venerdì 22 gennaio 2010

Preparare l'acqua salmastra ideale

Per preparare l'acqua salmastra ideale per il tipo di ambiente che vogliamo riprodurre in vasca, è fondamentale partire da acqua pura di osmosi, acquistata dal negoziante oppure preparata in casa tramite gli appositi impianti a osmosi inversa. All'interno della quantità di acqua necessaria (per il primo riempimento, oppure per i successivi cambi parziali) si scioglierà il giusto quantitativo di sale. Sebbene su alcuni testi consiglino ancora di mischiare direttametne l'acqua di osmosi con l'acqua marina sitentica, ritengo che sia molto più semplice sciogliere direttamente nell'acqua pura il quantitativo di sale a" misura" per le nostre esigenze.E qui è necessaria un'altra precisazione: nella letteratura più datata si consiglia, anche per i pesci salmastri più robusti come i Molly, di utilizzare del semplice sale da cucina (NaCl). Questo non mi trova assolutamente d'accordo, dal momento che secondo me è molto più consigliabile il sale marino sintetico in vendita per gli acquari marini, la cui formula è senz'altro più completa e bilanciata per le esigenze degli organismi acquatici.

Sebbene gli organismi salmastri siano molto più
tolleranti di quelli marini alle variazioni anche brusche della densità, non si può certo sciogliere a casaccio un certo quantitativo di sale, ma è necessario adoperare solo la quantità necessaria. Per poter misurare la densità dell'acqua da noi preparata, e stabilire se sia adatta o meno alle nostre esigenze, si trovano in commercio diversi strumenti.

- Densimetri in vetro a bulbo: esternamente somigliano a dei grossi termometri. Sono i densimetri più comuni e tra i più economici in commercio; in pratica si immergono in acqua e, a seconda della densità dell'acqua stessa, andranno più o meno a fondo, segnalando, tramite una apposita scala graduata presente sul bulbo, la densità. E' fondamentale sottolineare che il valore segnalato dallo strumento non rappresenta la densità reale, bensì la cosiddetta lettura del densimetro, la quale deve essere tarata. Infatti, la densità è una grandezza dipendente dalla temperatura, dal momento che la stessa quantità di sale disciolta in due volumi uguali di acqua a diversa temperatura determina valori di densità differenti.
Di solito i densimetri in vetro sono tarati dal costruttore a 25°C; poiché però non sempre la temperatura dell'acqua dell'acquario corrisponde a questo valore, sono anche dotati di un temometro interno per leggere la temperatura della vasca, che consente di risalire alla densità reale. Se la temperatura misurata dal densimetro è la stessa della temperatura di taratura (appunto 25°C), allora la lettura del densimetro corrisponde alla densità reale. Se invece (come più spesso succede) i due valori non corrispondono, allora è necessario procedere con una correzione del dato ottenuto. La correzione si può fare anche calcolando a mano, ma per fortuna sono disponibili on-line numerosi programmi free che consentono di ottenere rapidamente il dato utile. Per esempio io uso "conversione densimetro".
La manutenzione di questi strumenti si effettua lavandoli dopo ogni utilizzo con acqua e aceto, o tramite strofinatura con uno spicchio di limone.
- Densimetri a lancetta: strumenti, in genere in plastica, strutturati in modo tale che, immergendoli in acqua, una lancetta indica la densità, e in alcuni modelli anche il peso specifico a 25°C. Secondo alcuni appassionati di acquariofilia marina però, questi strumenti sono molto spesso particolarmente inaccurati (misurano cioè un valore troppo diverso da quello reale), e subito dopo l'acquisto andrebbero tarati confrontando il dato letto con quello ottenuto da strumenti "sicuri". Per questi motivi non ne consiglio l'acquisto.
La manutenzione si effettua al solito lavandoli con acqua e aceto.
- Rifrattometri: strumenti più sofisticati, che sfruttano fenomeni ottici per determinare l'indice di rifrazione dell'acqua, e le proprietà fisiche direttametne correlate all'indice di rifrazione, come appunto la salinità. Necessitano di una taratura con acqua bidistillata dopo aver portato alla stessa temperatura sia lo strumento che l'acqua. Sono sicuramente strumenti molto accurati, la scelta migliore se si vuole uno strumento duraturo ed efficiente; hanno però il "difetto" di essere piuttosto costosi (dai 50 euro in su), e forse più indicati per l'acquariofilia marina, dove effettivamente la salinità stabile è un fattore estremamente importante.
Personalmente, ho sempre utilizzato densimetri in vetro a bulbo, trovandomi abbastanza bene, anche perchè gli organismi salmastri sono meno sensibili di quelli marini a oscillazioni della densità. Un buon densimetro di vetro, scelto magari tra quelli un po' più costosi evitando di risparmiare ad ogni costo, può rappresentare un buon compromesso per una vasca salmastra, almeno secondo me.

NOTA

I sali marini sintetici sono particolarmente irritanti e aggressivi verso le mucose e l'epidermide degli organismi acquatici, fino a quando non si sono sciolti del tutto in acqua. Per questo motivo, analogamente a quanto si fa in acquariofilia marina, consiglio fortemente di preparare l'acqua salmastra almeno 48 ore prima del suo effettivo utilizzo, smuovendo fortemente la miscela con un aeratore per tutto il tempo al fine di assicurare la corretta dissoluzione dei sali.

BIBLIOGRAFIA ON-LINE

Misurare la salinità, la densità, domande sul sale (dal forum Aquaportal)

1 commento:

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